Ha lavorato per trent’anni, ha costruito una carriera, mantenuto una famiglia, pagato tasse, affitti, mutui.
Era un libero professionista, forse un artigiano, un consulente, un piccolo imprenditore.
Poi, un giorno, tutto si è fermato.
Una crisi economica, un fallimento, un cambiamento di mercato, oppure semplicemente l’età, che a un certo punto ti mette ai margini, anche se hai ancora molto da dare.
E così, a cinquant’anni passati, ti ritrovi a dover ricominciare. Da zero.
Invisibili ma pieni di esperienza
Nel mercato del lavoro di oggi, essere un uomo over 50 è una condizione difficile da raccontare e ancora più difficile da vivere.
Troppo “anziano” per ricominciare, troppo esperto per ruoli di base, troppo “costoso” per le aziende. E così si resta fermi. In attesa. Invisibili.
“Ho inviato decine di curriculum, ma nessuno risponde. Forse vedono l’età e smettono di leggere.”
Quello che non si vede nei numeri è la frustrazione, il senso di inutilità, la perdita di identità che molte persone vivono. Perché per chi ha sempre lavorato, il lavoro non è solo un mezzo: è una parte di sé.
Non si tratta solo di trovare un impiego. Si tratta di ritrovare un ruolo.
Gli over 50 non hanno bisogno di “ripartire da capo”.
Hanno bisogno di rimettere in circolo il proprio valore, con percorsi realistici, umani, concreti.
Servono contesti dove l’esperienza non sia un limite, ma una risorsa.
Dove la professionalità maturata negli anni possa essere tradotta in nuovi mestieri, nuove competenze, nuovi modi di contribuire.
Una Second Life è possibile
Noi crediamo che una seconda vita professionale sia possibile, anche dopo i 50.
E siamo pronti a costruirla insieme.
Attraverso laboratori pratici, attività artigianali, percorsi formativi su misura, offriamo opportunità concrete di reinserimento lavorativo per uomini e donne che vogliono rimettersi in gioco.
In un contesto accogliente e senza giudizio, dove non si guarda l’età, ma la voglia di ripartire, costruiamo spazi dove rinascono fiducia, motivazione, dignità.
Perché nessuno dovrebbe sentirsi fuori tempo.
Perché il lavoro può (e deve) essere una possibilità per tutti, a ogni età.
E perché spesso, proprio da chi ha già vissuto molto, può nascere qualcosa di nuovo, di autentico, di utile anche per gli altri.